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Missione in Madagascar 2021
// mercoledì 14 aprile, 2021 // Lascia un commento // Categoria: report
Cari soci, amici e simpatizzanti,
purtroppo anche per la nostra associazione, il bilancio dell’anno appena trascorso non è stato costruttivo, perché lockdown, frontiere chiuse, voli sospesi, etc. hanno di fatto cancellato la possibilità di effettuare le missioni. Comunque questo tempo non è stato completamente sciupato, ma impegnato e dedicato alla manutenzione di “Elpis” in Madagascar, per renderla meglio operativa per le prossime missioni.
Infatti, anche se in questi mesi abbiamo pure collaborato sul territorio a supporto della pandemia Covid mettendo a disposizione le strutture ed i mezzi disponibili in zona, il nostro scopo istituzionale è da sempre indirizzato verso i più deboli, verso chi non ha alternative e si concretizza essenzialmente in Africa, dove da sempre abbiamo scelto di indirizzare le nostre risorse e potenzialità.
Riprenderemo presto le attività con due progetti:
- FAHASALAMANA: dedicato all’assistenza medico-sanitaria ed allo sviluppo sostenibile della popolazione dell’isola di Nosy Mitsio. Questo progetto rispecchia pienamente lo scopo che ha ispirato la realizzazione della nave Elpis perché diventerà la base per i vari interventi multidisciplinari per un posto emarginato, isolato e bisognoso di assistenza che può essere raggiunto solo dal mare come le isole Nosy Mitsio
- LYCEE MIXTE: un progetto sanitario a sostegno della popolazione studentesca del liceo pubblico di Hell – Ville a Nosy Be con anche una componente educativa che prevede il completo rinnovo dell’aula informatica
I due progetti si svolgeranno in collaborazione con altre associazioni durante tutto il 2021 e si prevede l’inizio della fase operativa delle missioni in aprile. La parte medica del progetto per la scuola si svolgerà da ottobre 2021 a febbraio 2022.
Maggiori informazioni sui progetti sono reperibili nella sezione “Progetti in evidenza”.
Il Presidente, Giancarlo Ungaro
In campo contro il Covid-19
// martedì 24 marzo, 2020 // Lascia un commento // Categoria: Annunci
Cari soci, amici, volontari e simpatizzanti,
in considerazione del particolare momento di emergenza sanitaria anche l’associazione “Elpis Nave Ospedale”, in sintonia con i propri principi ed obiettivi contenuti nello statuto di costituzione dell’Associazione stessa, è scesa in campo per la lotta alla pandemia in corso sostenendo il servizio sanitario locale con i mezzi e le risorse disponibili sul territorio.
Abbiamo, infatti, messo a disposizione e posizionati due container shelter (rianimazione e blocco operatorio), uno all’ospedale S. Antonio di Trapani e l’altro al P. Borsellino di Marsala, da utilizzare come moduli di isolamento/rianimazione.
Abbiamo, inoltre, donato oltre 350 camici impermeabili da isolamento alla ASP di Trapani e ci stiamo impegnando per continuare a fare ancora di più.
Ma poiché il nostro obiettivo istituzionale principale è sempre stato quello di aiutare i più deboli, chi non può contare su ospedali e attrezzature sanitarie efficienti, chi avendo solo precarie risorse ha più bisogno e rimarrà più vulnerabile verso questa forma di “selezione naturale” in corso, i nostri sforzi maggiori sono sempre rivolti a mantenere funzionale ed efficiente la nave ospedale Elpis che si trova in Madagascar, ove, purtroppo, è arrivato anche il Covid-19.
A tal proposito, pertanto, a maggior ragione, ci proponiamo di riprendere le nostre missioni sanitarie e umanitarie appena saranno ripresi i collegamenti aerei e sarà possibile spostarsi, in quanto, si ricorda, strutture sanitarie, attrezzature e farmaci sono pressoché inesistenti.
Invitiamo, dunque, chi condivide i nostri propositi e si ritiene coinvolto nelle nostre iniziative a manifestare la propria vicinanza all’Associazione mediante il versamento delle quote associative (anche quelle arretrate), ad effettuare donazioni o partecipare all’acquisto di farmaci, presidi ed attrezzature, a coinvolgere anche i non soci a sostenerci per darci forza in questa guerra sia in Italia che in Madagascar, a diffondere il nostro Codice Fiscale al fine di sottoscrivere il 5 per mille.
Come sapete, infatti, la nostra associazione, ad oggi, non avendo avuto finanziamenti pubblici, è andata avanti solo mediante quote associative, 5×1000, campagne di distribuzione di panettoni natalizi e colombe pasquali e ad alcune manifestazioni conviviali espletate ogni anno. In atto queste ultime non sono possibili e, di conseguenza, in questo momento drammatico per tutti, un sostegno per permetterci di continuare a garantire l’efficienza della nave ospedale e profondere aiuti anche sul territorio risulta utile più che mai.
Confidando nello spirito di solidarietà e sensibilità in tutti voi, porgo
Cordiali saluti
Giancarlo Ungaro
MISSIONE IN MADAGASCAR GENNAIO 2020
// venerdì 31 gennaio, 2020 // Lascia un commento // Categoria: report
Si è da poco conclusa una breve missione tecnico logistica in Madagascar con il doppio obiettivo di organizzare e dirigere i lavori di manutenzione e carenaggio della nave Elpis e di organizzare l’attività sanitaria in programma non appena completati i lavori.
I lavori di riparazioni, carenaggio e ripitturazione completa della nave sono stati affidati ad un cantiere di Helle Ville in Nosy Be ( Mr Remi Tomboravo Tomboarivo ) e vengono effettuati approfittando delle vaste escursioni della marea, a volte anche di 4 metri, lavorando sulla parte immersa della scafo quando la nave rimane in secco. Sistema non convenzionale ma lo stesso efficiente, che però prolungherà i lavori per circa due mesi.
Durante la missione si è provveduto anche alla programmazione ed organizzazione della prossima attività sanitaria in Madagascar, che si concentrerà sull’aiuto alle popolazioni più emarginate e bisognose abitanti nelle zone disagiate del Paese, in sintonia con lo spirito che ha da sempre animato la realizzazione della nave Elpis.
Infatti, subito dopo la fine dei lavori e della stagione delle piogge la nave Elpis si trasferirà a Nosy Mitsio, isola a circa 25 miglia dal Madagascar, dove vivono circa 2000 persone in condizioni di precarietà, senza elettricità, senza acqua e con sanità rappresentata da una capanna/infermeria dove un solo medico, senza mezzi, può disporre solo delle sue conoscenze per curare tifo, malaria, infezioni varie, neoplasie etc.. Ci è stato chiesto di intervenire in questo contesto, e dopo un sopralluogo effettuato per valutare le possibilità di ancoraggio della nave, sono stati presi accordi con i capi villaggio e concordato il trasferimento di Elpis nel corso del mese di Aprile. Verrà effettuato un programma di screening sanitario ed epidemiologico di tutta la popolazione, di cure plurispecialistiche , verrà allestita una infermeria adeguata e rifornita di farmaci e attrezzature e verrà effettuata formazione nei confronti del personale sanitario locale. I dati raccolti in un report finale verranno poi comunicati al governo malgascio in ottemperanza all’accordo di cooperazione sanitaria già stipulato da tempo.
Questa attività verrà svolta in partenariato con l’associazione “ Help for Optimism” H4O che già da tempo ha iniziato la realizzazione di una rete idrica sull’isola e con altra associazione francese che curerà l’aspetto nutrizionistico della popolazione e l’insegnamento di tecniche di coltivazione nel rispetto dell’equilibrio ambientale locale.
Si prevede che questo progetto possa impegnare la nave Elpis e l’associazione per un periodo di uno /due mesi, dopo i quali la nave si sposterà verso altre località con le stesse caratteristiche di necessità e che già ne hanno richiesto l’intervento.
Giancarlo Ungaro
INSIEME PER EMERGENZE SANITARIE
// lunedì 2 dicembre, 2019 // Lascia un commento // Categoria: report
Pur persistendo l’obiettivo principale della associazione Elpis Nave Ospedale quello di operare nell’ambito della cooperazione sanitaria e solidarietà internazionale in Africa, attraverso l’assistenza medico-umanitaria alle popolazioni più disagiate e bisognose, effettuata principalmente mediante l’attività della nave ospedale Elpis, la manifestazione “ insieme per emergenze sanitarie”, prende invece spunto dal proposito della associazione di essere attivamente presente anche sul nostro territorio. Infatti, disponendo di alcune particolari strutture sanitarie, come i container shelter sala operatoria e rianimazione, facenti parte dell’equipaggiamento della nave Elpis , al momento non utilizzate, si ritiene opportuno valorizzare questi strumenti e renderli disponibili per eventuali circostanze di emergenza sanitaria del nostro territorio.
A tale scopo, quindi, in compartecipazione con l’AMPAS, ed in particolare con la sede Provinciale di Trapani, operante da tempo nel settore del soccorso e unendo le rispettive risorse , si è arrivati alla organizzazione di un Posto Medico Avanzato (PMA) di II livello, cioè una struttura di immediata mobilizzazione e rapidamente attrezzabile che può essere impiegata efficacemente in aree di crisi , in caso di calamita o grandi emergenze sanitarie di vario tipo.
Questo PMA di II livello, che può fronteggiare il trattamento sanitario di una moltitudine di persone e feriti in codice giallo /rosso, grazie anche alla maggiore disponibilità del complesso di volontari sanitari e di altri ruoli, è stato presentato nei giorni 29-30 nov e 1 Dic a Trapani durante un evento organizzato in compartecipazione con il Comune di Trapani.
Il Presidente Giancarlo Ungaro
(alcune immagini)
Elpis in Madagascar: le prime missioni
// lunedì 16 settembre, 2019 // Lascia un commento // Categoria: report
Si sono da poco concluse le prime missioni dei volontari della nostra Associazione sulla nave Elpis, che si trova adesso ancorata in rada ad Ankify, nel Nord Ovest del Madagascar.
La nave è stata infatti trasferita alla fine di maggio – inizio giugno nel corso di una missione tecnico-logistica composta da G. Ungaro, P. Rossi, R. Caizza, M. Musso e F. Cutugno, coadiuvati da un capitano e un motorista malgasci da Mahajunga ad Ankify e stabilizzata nella zona dove si prevede rimanga operativa per diversi mesi.
Dall’inizio del mese di Giugno fino a pochi giorni fa è stato presente a bordo l’Arch. Natale Vulpetti, con funzioni di coordinamento e con lo scopo di pianificare contatti con i pattern locali, di predisporre la logistica per l’espletamento delle missioni sanitarie, di contattare ed eventualmente reclutare la manovalanza locale. Insieme a lui il fidato e tenace John Dadzie che non ha mai lasciato Elpis dal Gennaio del 2018, manifestando grande devozione e senso di responsabilità.
La prima missione sanitaria è stata effettuata dal 8 al 23 Luglio dalla cardiologa Dott.ssa Rosalba Sciacca, che si è impegnata nell’assistere la popolazione locale sia ad Ankify che presso l’ospedale San Damien di Ambanja, struttura con la quale è stata programmata una cooperazione che durerà per i prossimi mesi. Sono state infatti poste le basi, già comunque avviate dal Vescovo di Ambanja Mons. Rosario Vella, per un rapporto di collaborazione con la Dott.ssa Baptistine e con la Dott.ssa Jeromine, oltre che con il Direttore Padre R. J.P. Elisè.
La seconda missione, con impronta tecnico logistica e l’obiettivo di iniziare i lavori più urgenti di manutenzione alla nave, purtroppo inevitabilmente trascurati durante il viaggio di trasferimento, è stata guidata dal Dott. Paolo Rossi e si è svolta a bordo durante il mese di Agosto. Grazie al notevole contributo in materiali tecnici e di rifornimento messo a disposizione dalla Ditta Motomarine S.R.L. di Trieste ed alla collaborazione del meccanico Bruno Stanissa, assumendo anche operai locali, si è potuta ricostruire la plancetta di poppa, completamente distrutta da una tempesta in Gambia, è stata revisionata e ripitturata tutta la coperta, il cassero e parti delle fiancate. Sono state, inoltre, riparate diverse componenti dell’armamento della nave e sono stati presi i primi contatti con i cantieri vicini dove potere effettuare il carenaggio, diventato ormai improcrastinabile.
Per la fine di settembre è programmata una terza missione (25 sett. – 10/16 ottobre), con obiettivo prevalentemente sanitario di effettuare attività chirurgica ed urologica c/o l’ospedale San Damien di Ambanja e verosimilmente presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Nosy Be. Contestualmente verrà continuato il lavoro di manutenzione sulla nave, con particolare attenzione alle macchine ed ai motori. Questa missione prevede la partecipazione di un chirurgo (G. Ungaro), un internista (R. Caizza), un urologo (V. Militi), un anestesista (G.Vaccaro), un direttore di macchina (S. Federico) ed un tecnico elettromeccanico (V. Giacalone). La missione avrà anche lo scopo di verificare la fattibilità di missioni sanitarie in alcune isole vicine che ne hanno già fatto richiesta e dove, per quanto emerso da preliminari contatti con le autorità e i missionari locali, manca qualsiasi struttura sanitaria e gli abitanti sono costretti a spostarsi via mare sulla terra ferma, cosa che la maggior parte delle volte non è possibile fare per i notevoli insostenibili costi.
Il programma delle missioni prevede poi una ulteriore equipe chirurgica guidata dal Dott. F. Cannizzaro ed un gruppo ortopedico-riabilitativo guidato dalla Dott.ssa C. Triscari.
Questo breve comunicato vuole essere un incentivo per medici, figure sanitarie e tecniche a valutare la possibilità di partecipare a queste iniziative in favore delle popolazioni veramente bisognose di assistenza sanitaria, così come la nostra associazione fa già da molti anni.
Settembre 2019
Giancarlo Ungaro
ELPIS è giunta in Madagascar!
// giovedì 25 aprile, 2019 // Lascia un commento // Categoria: report
Cari soci e cari amici,
sono lieto di comunicare che, finalmente, la Nave Ospedale Elpis, dopo due anni di circumnavigazione dell’Africa lungo le coste atlantiche e dopo avere percorso circa 10.000 miglia marine, ha raggiunto il Madagascar, che ha sempre rappresentato l’obiettivo principale di questo lungo viaggio ed animato, sin dall’inizio, la realizzazione della nave e la costituzione della nostra associazione.
Da alcuni giorni “Elpis” si trova ormeggiata a Mahajanga, città costiera del nord di questo Paese.
La scelta di effettuare il viaggio circumnavigando l’Africa, a tappe lungo le coste atlantiche, non è stata casuale, ma è stata determinata soprattutto dalla circostanza che il passaggio attraverso Suez e le coste della Somalia, apparentemente più ovvio, avrebbe richiesto la disponibilità immediata di maggiori risorse economiche per sostenere i costi relativi al transito del canale di Suez ed alla necessità di dotarsi di una scorta armata per navigare più in sicurezza il Corno d’Africa, notoriamente esposto alla pirateria.
Il viaggio, anche se più lungo, effettuato a tappe operative ha permesso di diluire i costi della navigazione ed esteso la mission della nave Elpis anche ad altre realtà africane. Riteniamo infatti che, nonostante il maggior tempo impiegato, questa scelta abbia ripagato dei tanti sacrifici e delle avversità incontrate perché grazie alla dedizione di tanti volontari, si è reso possibile fornire aiuto sanitario alle popolazioni del Gambia, del Ghana, di Sao Tome e dell’Angola effettuando oltre 6000 prestazioni sanitarie plurispecialistiche e percorsi formativi per il personale sanitario locale.
I molti dati epidemiologici raccolti nei vari report delle missioni, le esperienze sui vari usi e costumi delle popolazioni africane incontrate ed il confronto diretto con le varie culture, hanno reso sicuramente molto più significativo e di maggiore valenza il viaggio stesso, arricchendo le nostre conoscenze e facendone tesoro per il futuro.
Prossimamente, riconvalidati gli accordi di cooperazione con il Governo Malgascio, inizierà la programmazione per l’espletamento delle varie missioni volte alla formazione al personale locale ed a fornire assistenza sanitaria in favore soprattutto delle popolazioni costiere ed insulari più bisognose ed emarginate del Madagascar, difficilmente raggiungibili con i mezzi convenzionali, così come è sempre stato nello spirito che ha animato la realizzazione di questa nave.
Un sentito ringraziamento va a chi ha collaborato attivamente alle missioni, chi ha fornito valido supporto con la proprie competenze ed il proprio lavoro e tutti quelli che hanno veramente creduto in questo progetto, sostenendoci negli anni e nelle svariate difficoltà.
Giancarlo Ungaro
(clicca sulle immagini per sfogliare la galleria)