2017 – ELPIS TRASFERIMENTO IN MADAGASCAR
MISSIONE IN AFRICA
In considerazione dell’accordo di cooperazione, già stipulato tra l’Associazione Elpis Nave Ospedale Onlus ed il Governo malgascio, è previsto che la nave Elpis, ormai già da tempo operativa ed efficiente, venga trasferita in Madagascar, per effettuare nel periodo di circa due anni, attività sanitaria di formazione e di assistenza alle popolazioni più disagiate.
Il trasferimento in programma è comunque un’operazione impegnativa, sia sotto il profilo economico che organizzativo e presuppone una preparazione scrupolosa fondamentalmente finalizzata all’efficienza della nave ed alla formazione di un equipaggio motivato e professionale.
Altro importante problema che finora ha ritardato la partenza, riguarda la scelta di un itinerario di viaggio che abbia le maggiori caratteristiche di sicurezza ed economicità.
Dopo approfondita analisi , proprio per problemi di sicurezza e per i maggiori costi correlati, si è ritenuto opportuno modificare l’itinerario di viaggio originariamente previsto attraverso Suez e l’oceano Indiano, gravato dalla presenza di pirati al Corno d’Africa e lungo le coste della Somalia, che impongono l’ingaggio di una costosa scorta, ed optare invece per la circumnavigazione dell’africa lungo le coste atlantiche, facendo diverse tappe anche in altri paesi prima di raggiungere il Madagascar.
Anche le richieste di cooperazione effettuate da Senegal, Costa d’avorio, etc. hanno contribuito a determinare la decisione di intraprendere questo viaggio, molto più lungo ma più sicuro e soprattutto più valido sotto il profilo umanitario.
Infatti le varie tappe prolungate che si faranno lungo questa rotta, anche se ritarderanno l’ arrivo in Madagascar, frazioneranno la navigazione ed i relativi costi, e soprattutto faranno si che la nave Elpis possa essere utile anche altre realtà e paesi ugualmente bisognosi di sostegno ed assistenza sanitaria.
Tutto ciò, ovviamente, nonostante la base di volontariato su cui si regge l’attività sanitaria, risulta molto oneroso a causa dei costi di gestione della nave ospedale e, per tale motivo, questa nota e le informazioni contenute nelle pagine seguenti, sono rivolte a tutti coloro che vogliano prendere in considerazione la possibilità di sostenere questo progetto, contribuendo al reperimento delle risorse economiche ed umane necessarie alla realizzazione dello stesso, e/o proponendosi, offrendo la propria opera, a prendere parte attiva in questa particolare iniziativa umanitaria.
Il Presidente
Dr Giancarlo Ungaro
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MISSIONE IN AFRICA
In considerazione dell’accordo di cooperazione, già stipulato tra l’Associazione Elpis Nave Ospedale Onlus ed il Governo malgascio, è previsto che la nave Elpis, ormai già da tempo operativa ed efficiente, venga trasferita in Madagascar, per effettuare nel periodo di circa due anni, attività sanitaria di formazione e di assistenza alle popolazioni più disagiate.
Il trasferimento in programma è comunque un’operazione impegnativa, sia sotto il profilo economico che organizzativo e presuppone una preparazione scrupolosa fondamentalmente finalizzata all’efficienza della nave ed alla formazione di un equipaggio motivato e professionale.
Altro importante problema che finora ha ritardato la partenza, riguarda la scelta di un itinerario di viaggio che abbia le maggiori caratteristiche di sicurezza ed economicità.
Dopo approfondita analisi , proprio per problemi di sicurezza e per i maggiori costi correlati, si è ritenuto opportuno modificare l’itinerario di viaggio originariamente previsto attraverso Suez e l’oceano Indiano, gravato dalla presenza di pirati al Corno d’Africa e lungo le coste della Somalia, che impongono l’ingaggio di una costosa scorta, ed optare invece per la circumnavigazione dell’africa lungo le coste atlantiche, facendo diverse tappe anche in altri paesi prima di raggiungere il Madagascar.
Anche le richieste di cooperazione effettuate da Senegal, Costa d’avorio, etc. hanno contribuito a determinare la decisione di intraprendere questo viaggio, molto più lungo ma più sicuro e soprattutto più valido sotto il profilo umanitario.
Infatti le varie tappe prolungate che si faranno lungo questa rotta, anche se ritarderanno l’ arrivo in Madagascar, frazioneranno la navigazione ed i relativi costi, e soprattutto faranno si che la nave Elpis possa essere utile anche altre realtà e paesi ugualmente bisognosi di sostegno ed assistenza sanitaria.
Tutto ciò, ovviamente, nonostante la base di volontariato su cui si regge l’attività sanitaria, risulta molto oneroso a causa dei costi di gestione della nave ospedale e, per tale motivo, questa nota e le informazioni contenute nelle pagine seguenti, sono rivolte a tutti coloro che vogliano prendere in considerazione la possibilità di sostenere questo progetto, contribuendo al reperimento delle risorse economiche ed umane necessarie alla realizzazione dello stesso, e/o proponendosi, offrendo la propria opera, a prendere parte attiva in questa particolare iniziativa umanitaria.
Il Presidente
Dr Giancarlo Ungaro