Lettera di un Volontario

// Dom Set Settembre 3rd, 2017 // Categoria:report

Da Dr. Franco Galeotti – 15 Agosto 2017

odontoiatra

appartenente alla SMOMonlus di Roma;   Volontario su Nave Elpis ormeggiata nel porto di Banjul – Repubblica della Gambia – Africa atlantica


Sono partito stanotte dal Gambia, passando prima per la Guinea poi per il Marocco.
Ora mi trovo a Roma sulla strada verso casa.
Potrei scrivere pagine intere su questa mia missione in Gambia.

Chi mi conosce bene sa che che ho avuto la fortuna di viaggiare sempre tanto, fin da quando ero piccolo. La maggior parte delle volte da solo.
Questo viaggio, come altre missioni in Africa, lo considero come una delle esperienze più forti della mia vita . Emozioni semplici e pure che ti aprono il cuore.
Porterò con me il ricordo della Nave, dell’ amicizie nuove con persone straordinarie.
La simpatia del “tuttofare” Xetti, le lunghe chiacchierate con il grandissimo ginecologo Giampiero(potrei rimanere ad ascoltarlo per ore parlare dei suoi viaggi) e la spensieratezza di Emilia, metà bulgara meta’ siciliana.
Ringrazio ovviamente il mio amico e collega Mario Rosati organizzatore e promotore della missione. Senza tutto il suo sforzo e la sua tenacia tutto questo non sarebbe possibile.
Ringrazio tutto il popolo del Gambia per avermi sempre dedicato un sorriso.
Dell’Africa mi mancheranno i suoi silenzi e i suoi tramonti, i suoi odori e i sorrisi della gente.

Da questa esperienza ci ho sicuramente guadagnato. E’ molto più quello che mi ha lasciato che quello che io ho fatto per loro.

Ora e’ giunto il momento di dedicarmi alla cosa a me più cara, la mia bellissima e dolcissima moglie Elena e l’altra parte del mio cuore, mio figlio Achille. Non vedo l’ora di abbracciarli entrambi.


 

Da Dr. Franco Galeotti – 15 Agosto 2017

odontoiatra

appartenente alla SMOMonlus di Roma;   Volontario su Nave Elpis ormeggiata nel porto di Banjul – Repubblica della Gambia – Africa atlantica


Sono partito stanotte dal Gambia, passando prima per la Guinea poi per il Marocco.
Ora mi trovo a Roma sulla strada verso casa.
Potrei scrivere pagine intere su questa mia missione in Gambia.

Chi mi conosce bene sa che che ho avuto la fortuna di viaggiare sempre tanto, fin da quando ero piccolo. La maggior parte delle volte da solo.
Questo viaggio, come altre missioni in Africa, lo considero come una delle esperienze più forti della mia vita . Emozioni semplici e pure che ti aprono il cuore.
Porterò con me il ricordo della Nave, dell’ amicizie nuove con persone straordinarie.
La simpatia del “tuttofare” Xetti, le lunghe chiacchierate con il grandissimo ginecologo Giampiero(potrei rimanere ad ascoltarlo per ore parlare dei suoi viaggi) e la spensieratezza di Emilia, metà bulgara meta’ siciliana.
Ringrazio ovviamente il mio amico e collega Mario Rosati organizzatore e promotore della missione. Senza tutto il suo sforzo e la sua tenacia tutto questo non sarebbe possibile.
Ringrazio tutto il popolo del Gambia per avermi sempre dedicato un sorriso.
Dell’Africa mi mancheranno i suoi silenzi e i suoi tramonti, i suoi odori e i sorrisi della gente.

Da questa esperienza ci ho sicuramente guadagnato. E’ molto più quello che mi ha lasciato che quello che io ho fatto per loro.

Ora e’ giunto il momento di dedicarmi alla cosa a me più cara, la mia bellissima e dolcissima moglie Elena e l’altra parte del mio cuore, mio figlio Achille. Non vedo l’ora di abbracciarli entrambi.

 

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