Report Missione Sanitaria in Madagascar (Nosy Be, Nosy Faly) 3-17 ottobre 2016

// Gio Nov Novembre 17th, 2016 // Categoria:report

Gli obiettivi della  missione, raggiunti con successo, erano quelli di espletare attività sanitaria assistenziale plurispecialistica e di cooperare con i partner locali, anche ai fini formativi e di un costruttivo  confronto operativo tra le realtà sanitarie locali e quelle occidentali.

L’equipe di volontari è stata costituta dal dott. Giancarlo Ungaro, chirurgo generale e capo missione (Trapani), dal prof. Claudio Pintus (chirurgo pediatrico- Roma ), dal dott. Paolo Grillai (chirurgo otorinolaringoiatra- Pisa), dalla dott.ssa Daniela Granata (chirurgo ginecologo-ostetrica – Bergamo), dalla dott.ssa Rosalba Caizza (internista/igienista- Trapani), dalla Dott.ssa Maria Teriaca (anestesista- Catania),  dal prof. Lucio Santangelo (cardiologo-Napoli), dalla dott.ssa Giancarla Borgini (terapista della riabilitazione- Napoli) e dalla dott.ssa Amedea Agnes (specializzanda in Chirurgia- Roma).

La gran parte dell’attività è stata svolta presso il Centro Sanitario “S.Maria della Grazia” a Nosy Be, situato a pochi chilometri dalla capitale dell’Isola, Hell Ville, diretto dal Dott.Luciano Uboldi. L’abituale attività sanitaria che viene svolta in questo Centro è interamente retta dal Dott. Radaniarison Hubert, valente medico dalle molteplici competenze plurispecialistiche, che accoglie volentieri e collabora attivamente anche con altre equipe di diverse associazioni che, periodicamente, svolgono presso il Centro attività sanitaria specialistica di volontariato e si avvale di diversi infermieri.

Il suddetto Centro Sanitario, simile ai nostri standards per quanto riguarda attrezzature, presidi e  farmacia, dispone di due sale operatorie, di diversi ambulatori dotati di ecografi, di un laboratorio analisi, di una sala dove espletare esami RX di base e di sale degenza che possono ospitare circa 15 pazienti.

L’attività  della nostra equipe, molto numerosa e composta anche da qualche  partecipante nuovo all’esperienza, è stata connotata da adattabilità alle varie situazioni non sempre agevoli, dalla capacità d’integrazione di  gruppo e dalla  massima disponibilità operativa, anche in contesti operativi talvolta poco adeguati sotto il profilo  infermieristico. Pur apprezzando la disponibilità ed una gran voglia di fare degli infermieri e delle ostetriche, tuttavia si è rilevata la necessità di una più puntuale formazione infermieristica, soprattutto quella di supporto in sala chirurgica.

Sono emersi alcuni  limiti nella diagnostica di laboratorio, come ad es. nel poter effettuare dosaggi ormonali tiroidei, in considerazione dell’elevato numero di persone affette da gozzo, e non è stato possibile effettuare Pap-test, ai fini della prevenzione primaria dei tumori del collo uterino papilloma virus correlati, molto diffuso per le libertà sessuali concepite dalla locale cultura.

Durante le due settimane di permanenza, presso gli ambulatori del Centro “Santa Maria della Grazia” gli specialisti hanno potuto effettuare numerosissime visite e diversi interventi chirurgici, ed inoltre si sono dedicati, per quanto possibile, alla formazione/informazione del personale parasanitario locale, anche in campo terapeutico riabilitativo. In quest’ultimo ambito si è messo in opera un addestramento infermieristico mirato, utile alla prosecuzione della terapia riabilitativa soprattutto  nel post-operatorio di correzione di piede torto congenito, molto comune in quella popolazione.

In totale,  sono state espletate oltre 300 visite  e, in prevalenza sono stati riscontrati molti casi di ernie inguinali, anche in età pediatrica, gastriti, laparoceli, malattie veneree, dermopatie micotiche, gozzi, otiti esterne,  ipertrofia dei turbinati, patologia ipertensiva ed aritmie, osteoartrosi, esiti di interventi per piede torto congenito, fibromi e prolassi uterini, leucoree. Oltre all’indicazione chirurgica consigliata ed effettuata durante la permanenza della nostra equipe, i pazienti sono stati indirizzati dal punto di vista farmacologico  e prescrittivo per l’espletamento di esami complementari e le conseguenti terapie più appropriate.  In un caso di sospetta coartazione aortica, evidenziata in un ragazzo di 15 anni, si è consigliato un consulto presso l’unico centro cardio-chirurgico dislocato nella capitale del Madagascar. Sono stati eseguiti diversi interventi in narcosi generale, spinale e locale, a seconda delle necessità, per ernie inguinali, laparoceli, fibromatosi uterine, prolassi uterini, cisti, lipomi, ipertrofia dei turbinati e, in un politraumatizzato sul lavoro con  revisione di ferite multiple profonde agli arti superiori.

Su specifica richiesta è  stata dedicata anche una giornata all’effettuazione di visite plurispecialistiche e qualche pronto soccorso presso degli ambulatori alquanto disagiati siti nell’isola di Nosy Faly, isola molto povera, con circa 6000 abitanti, priva di luce e acqua dove il sig. Danilo Farias, da qualche anno, svolge un lodevole lavoro di recupero soprattutto nei confronti di bambini disabili ed ha realizzato una scuola dedicandosi oltre che  all’educazione e all’istruzione anche al recupero sociale dei bambini che vivono in contesti disagiati. Presso la suddetta isola di Nosy Faly, l’equipe, disimpegnando al meglio la propria professionalità, si è anche impegnata, grazie alla disponibilità di un generatore, all’espletamento di ecografie, soprattutto ginecologiche, reso possibile dalla dotazione personale della ginecologa dell’equipe, e  sono stati distribuiti  farmaci di prima necessità,  multivitaminici e integratori, antibiotici ed  antimicotici  portati dall’Italia.

Non è stato possibile registrare il numero delle visite plurispecialistiche e delle ecografie  effettuate su quest’isola per il breve tempo di permanenza dell’equipe che ha dovuto far fronte ad un elevato numero di persone che, sotto il sole ed all’esterno dei locali utilizzati, attendevano con molta umiltà ed in silenzio, di essere presi in considerazione.

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In epilogo, ritengo che anche se l’Associazione ha accolto in equipe specialisti  aggregatisi negli ultimi giorni, determinando così un gruppo di cooperanti per forza di cose non affiatati tra loro, il gruppo complessivamente ha tenuto una condotta di assoluta collaborazione e di comprensione reciproca, cercando di lavorare al meglio, col fine ultimo di porgere l’aiuto sanitario a chi ha bisogno di salute e  che ha sempre contraddistinto lo spirito delle nostre missioni, rendendo positivo l’esito della missione stessa.

E, ancora una volta, alla luce di quest’ultima esperienza e  riflettendo su eventi e casi da risolvere, sui luoghi ove si rende più necessaria e valente l’opera dei nostri volontari, si rafforza sempre di più l’idea che ha fatto nascere la nostra Associazione, ovvero che utilizzando la Nave Ospedale Elpis per raggiungere i luoghi più emarginati geograficamente e, di conseguenza, ove la sanità è del tutto inesistente o molto fatiscente, si può dare veramente tanto di più, ferma restando, comunque, la volontà di non abbandonare l’assistenza in quei luoghi ove l’opera dei nostri volontari ha ed ha avuto, in ogni caso, un significato per alleviare le sofferenze dei meno fortunati!

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Si ringraziano tutti i volontari che hanno partecipato alla missione, indirizzando un particolare plauso all’anestesista, dott.ssa Maria Teriaca, ormai veterana delle missioni sanitarie e che per ore ed ore, facendo parte attiva in tutti gli interventi chirurgici, lavorando instancabilmente in maniera professionalmente ineccepibile ed encomiabile, con notevole spirito di adattamento a fatti e situazioni, in un contesto dove non è affatto scontato di poter disporre delle attrezzature necessarie, ha reso più facile il lavoro dei chirurghi dando loro sicurezza durante l’espletamento di interventi anche di un certo impegno.

Si ringraziano, inoltre, il dott. Luciano Uboldi e la dott.ssa Ariela Ferraris de Celli, dirigenti del Centro Sanitario “S.Maria della Grazia” di Nosy Be, per aver messo a disposizione personale infermieristico, locali, attrezzature, e la farmacia del Centro, ed il preziosissimo, competente, dott. Hubert  Radaniarison, Responsabile sanitario del Centro, che ha tanto agevolato nel lavoro  con affetto,  dedizione e  spirito di collaborazione.

Si ringrazia, altresì, i sig. Danilo Farias che in un contesto di assoluta precarietà ha reso possibile assistere un notevole flusso di persone bisognose di cure nei luoghi disagiati dove si è potuto lavorare con gli esigui mezzi  di cui disponevamo.

Giancarlo Ungaro

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